Il Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione spagnolo (MAPA) ha pubblicato il rapporto sulle statistiche della produzione biologica 2024, confermando la Spagna come primo Paese dell’Unione europea per superficie coltivata a biologico e sesto a livello mondiale.
Alla fine del 2024, la superficie agricola biologica ha raggiunto 2.944.941 ettari, pari al 12,31% della superficie agricola utilizzabile nazionale. Pur registrando una lieve riduzione rispetto al 2023 (-46.940 ettari), la quota sul totale è aumentata grazie alla diminuzione complessiva delle superfici coltivate.
Le principali riduzioni si sono concentrate in Andalusia, Castiglia-La Mancia e Comunità Valenciana, mentre crescono gli ettari destinati a tuberi e radici (+7,3%), foraggi verdi (+2,9%) e ortaggi freschi e fragole (+1,2%). A livello mondiale, la Spagna si conferma leader nella produzione di olive e uva biologiche e terzo produttore di agrumi bio.
Il settore zootecnico mostra una crescita dello 0,5%, con incrementi marcati per equini (+17,5%), caprini (+8,7%) e ovini (+3,3%). L’acquacoltura biologica, invece, cala del 26,3%, con un forte ridimensionamento nella produzione di storioni e cozze, compensato dall’aumento delle ostriche (+45,4%).
Nel 2024 i produttori biologici registrati sono stati 62.621 (-2,8%), mentre il numero complessivo degli operatori è sceso a 66.687 (-2,6%).
Il Ministero dell’agricoltura iberico ribadisce, nella sua “Strategia Alimentare Nazionale”, che la promozione del biologico resta un pilastro per la tutela della biodiversità e la valorizzazione della dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità

